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Psicoterapeuta Torino Dott.ssa Parisi, Psicologa, sessuologa

Psicoterapia individuale, di coppia, consulenze psicologiche

Psicopatologie

DISTURBI SESSUALI

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I disturbi psicosessuali sono:

·         disturbo dell’identità di genere (transessualismo, disturbi dell’identità sessuale nella fanciullezza, disturbo atipico dell’identità sessuale).

·         parafilie (esibizionismo, feticismo, frotteurismo, pedofilia, masochismo sessuale, sadismo sessuale)

le disfunzioni sessuali sono:

·         disturbo da desiderio sessuale: può essere ipoattivo, dove le fantasie sessuali e il desiderio di attività sessuale, sono persistentemente carenti. Se c’è una persistente avversione o un evitamento di tutti o quasi tutti i contatti sessuali genitali con un partner sessuale, si parlerà di disturbo da avversione sessuale.

·         disturbo dell’eccitamento sessuale femminile: cioè l’impossibilità di mantenere la reazione di lubrificazione legata all’eccitamento sessuale, fino al completamento dell’attività sessuale.

·         disturbo maschile dell’erezione (impotenza): cioè la ricorrente impossibilità per un maschio di raggiungere o mantenere l’erezione, fino al completamento dell’attività sessuale.

I disturbi dell’orgasmo sono principalmente tre:

1.       inibizione dell’orgasmo femminile: donne sessualmente reattive ma che hanno un ricorrente ritardo oppure un’assenza dell’orgasmo.

2.       eiaculazione ritardata: difficoltà ad eiaculare anche se si proverà l’urgente desiderio della scarica orgasmica.

3.       eiaculazione precoce: l’uomo è incapace di esercitare un controllo volontario sul riflesso eiaculatorio.

I disturbi da dolore sessuale sono:

·         la dispareunia: cioè il persistente dolore genitale durante il rapporto sessuale, sia in un individuo maschio che in una femmina.

·         vaginismo: la vagina si serra involontariamente quando si tenta l’introduzione del pene.

DIPENDENZE

dipendenze

La dipendenza da qualsiasi cosa o situazione ha delle caratteristiche peculiari:

1.       è ripetitiva, ho la tendenza a volerlo fare di più ad es. gli schiavi dell’alcool tendono a bere spesso o i tossicodipendenti vogliono sempre più droga.

2.       manca il controllo sulla propria dipendenza.

Possiamo avere la dipendenza dall’alcool dove la psicoterapia rappresenta un valido supporto nel condurre il paziente ad un’adeguata presa di coscienza. C’è la dipendenza da fumo, le sostanze che si aspirano dalle sigarette sono parecchie e ognuna di queste causa danni più o meno gravi, al nostro organismo. Le droghe sono sostanze commerciate, illegalmente, che alterano il comportamento di un individuo e che provocano effetti assai gravi, sull’attività cerebrale, fisica ed emotiva. Abbiamo la dipendenza affettiva- emotiva dove si è dipendenti dal proprio partner nelle scelte da fare, nelle decisioni da prendere, perché ci si sente soli , oppure si è dipendenti dal proprio gruppo di pari- amici.

Le dipendenze di qualsiasi forma- tipo sono in costante aumento, in tutte le società occidentali. Attualmente ci sono nuove forme di dipendenza:

  •     da internet: le persone hanno un comportamento ossessivo che affligge le persone che non riescono a staccarsi dall’uso delle chat e dai social network la connessione diventa irrinunciabile
  •     gioco d’azzardo: quando il gioco inizia a diventare un pensiero sempre presente che ci fa perdere l’attenzione per le cose importanti e diventa la priorità su tutto, allora stiamo rischiando di entrare in un circolo vizioso che ci porterà a maturare una dipendenza.
  •     shopping (shopaholic): il soggetto è pronto ad acquistare cose estremamente inutili pur di soddisfare il proprio impulso all’acquisto. C’è un’ attivazione di ebbrezza che deriva dall’acquisto. Dopo l’estremo benessere abbiamo un decremento del tono dell’umore e si vira su sentimenti, quali senso di colpa e vergogna per il comportamento agito.
  •     pornografia: il soggetto passa molte ore della giornata a cercare siti per adulti, passa da sentimenti di piacere a sensi di colpa verso la/il partner.
  •     dipendenza da farmaci: l’uso e l’abuso prolungato di farmaci, crea una dipendenza fisica ed emotiva e può provocare, una serie di effetti negativi sullo stato generale di salute.
  •      attività sportiva (sport-addiction): c’è una categoria di sportivi che non può fare a meno dell’attività fisica e che vivono lo sport come una droga, che non hanno fini estetici / salutistici alla base del proprio pressante bisogno, di fare sport.

DEPRESSIONE

depressione

Disturbi dell’umore.
Il disturbo depressivo è tra le malattie mentali più diffuse. Non solo per il numero di persone che ogni anno si ammalano di depressione ma anche per gli effetti, potenzialmente letali che il disturbo comporta. Quando non si arriva al suicidio, sia comunque un notevole deterioramento nel funzionamento psicosociale, con la compromissione di aree importanti nella vita.

Rientrano nei disturbi dell’umore:

·         disturbo depressivo maggiore (umore depresso, insonnia, mancanza di energia).

·         disturbo distimico (bassa autostima, difficoltà di concentrazione).

·         disturbo depressivo minore (il funzionamento è meno compromesso di quello maggiore).

·         disturbo ansioso-depressivo (preoccupazione, facilità al pianto, previsioni negative).

·         disturbi bipolari (sono presenti episodi maniacali episodi depressivi).

DISTURBI ALIMENTARI

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I disturbi alimentari si suddividono in:

·         anoressia nervosa: il criterio è basato sul timore di ingrassare, anche se sottopeso. Il soggetto prova una forte paura di acquistare peso o diventare grasso.

·         sovrappeso: il cibo viene usato per gestire tutte le emozioni difficili (mangio perché sono triste, mangio perché sono arrabbiata, perché sono sola, perché mi annoio).

·         bulimia: l’autovalutazione del soggetto bulimico è eccessivamente influenzata dalle forme e dal peso corporeo. La persona mangia, in modo esagerato, rispetto al suo fabbisogno.

I soggetti affetti da disturbi alimentari rimuginano e pensano moltissimo al peso, all’ adipe e alla forma corporea dal momento che predicono e temono una lunga serie di conseguenze negative legate a tali fattori. Queste conseguenze negative influenzerebbero problemi interpersonali, il senso di autoefficacia e il timore di essere biasimati o denigrati dai genitori, dai propri pari e via dicendo.

DISTURBI DELL’ETÀ EVOLUTIVA

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In età evolutiva i segni, sono comportamenti in evoluzione. I comportamenti in divenire riguardano diversi settori dello sviluppo: la motricità, il linguaggio, l’intelligenza, l’apprendimento, la sessualità e l’affettività.

Possiamo suddividerli in:

1.       A) disturbi comportamentali:

·         deficit di attenzione

·         comportamento dirompente

·         disturbo oppositivo provocatorio

·         disturbo della condotta

2.       B) disturbi emozionali:

·         ansia da separazione

·         quadri depressivi

3.       C) disturbi somatici:

·         tic /balbuzie

·         ruminazione (ossessioni-rituali)

·         encopresi (defecazione regolare ed incontrollata nei vestiti)

·         enuresi (il volontario o involontario rilascio ripetuto di urina nei vestiti o a letto)

4.       D) disturbi di sviluppo:

·         disturbo della comunicazione

·         disturbo dell’apprendimento

·         disturbo delle capacità motorie

5.       E) disturbi alimentari:

·         anoressia

·         bulimia

Tutti i disturbi sopra elencati si possono verificare anche in età adolescenziale

DISTURBI DEL SONNO

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I disturbi del sonno sono piuttosto diffusi e possono affliggere persone di qualsiasi età. La persona dichiara di non dormire a sufficienza, di non riposare bene o di non riuscire ad addormentarsi. Le conseguenze della mancanza di riposo sono evidenti: borse sotto gli occhi, pelle poco luminosa palpebre appesantite, ansia, irritabilità, nervosismo e stanchezza. Con l’avanzare dell’età, spesso si associa anche una difficoltà a dormire bene. I disturbi del sonno sono presumibilmente generati da anomalie, dei meccanismi, che regola il ritmo sonno-veglia. Il termine insonnia, indica la difficoltà ad addormentarsi, o l’impossibilità di rimanere addormentati per tempi sufficientemente lunghi, per poter riposare si può parlare di casi in cui la scarsità di sonno causa, reali problemi fisici e mentali alla persona, ma non quando si dorme poco e ci si sente comunque riposati e soddisfatti del sonno.

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